Post parto: come affrontare i 40 giorni dopo il parto

A cura di: Redazione
Il post parto è un periodo molto delicato, in cui il corpo e la mente devono assestarsi, per riprendersi bene dai nove mesi di gravidanza e dal parto. I 40 giorni dopo il parto sono ricchi di nuovi cambiamenti, in cui tutte le motificazioni subite in gravidanza tendono a regredire, per far tornare la donna alla normalità.
In questo periodo è molto facile sentirsi un po’ diverse, in una nuova fase transitoria, tanto che molte donne si chiedono se riusciranno a tornare mai come prima.
La dottoressa Rossana Sarli, ginecologa dell’Università di Genova, su nostrofiglio.it, ha voluto dare qualche risposta e qualche consiglio utile su come affrontare i 40 giorni dopo il parto.
La ginecologa ha spiegato che in sette giorni dopo il parto il tessuto uterino, che nelle ultime settimane di gravidanza pesava un chilo, si riduce del 50%, e nelle sei settimane del post parto riesce a ritornare alle sue dimensioni naturali, ovvero intorno ai 100 grammi. I morsi uterini, cioè delle contrazioni dell’utero che si verificano nei primi giorni, aiutano a riportare l’utero alle sue dimensioni originarie.
L’endometrio, mucosa interna dell’utero, intanto si riforma piano piano durante queste sei settimane, per rivestire la cavità uterina nella zzona dove c’era la placenta.
Il piano perineale, zona tra ano e vagina, dopo la dilatazione per permettere il passaggio del bambino, rimane un po’ traumatizzato, con i tessuti gonfi, ma anche questo disturbo con il tempo passa e tutto torna alla normalità.
Dopo il parto iniziano le lochiazioni, che sono delle perdite ematiche che si presentano inizialmente con sangue rosso vivo e molto abbondanti e poi gradualmente diminuiscono. Invece, il capoparto (ritorno del ciclo nel post parto), arriva solitamente dopo due o tre mesi se la mamma non allatta. Se invece la mamma allatta il bambino, possono volerci dai quattro agli otto mesi.
Dopo il parto le donne sentono una sensazione strana toccandosi la pancia, per questo per aiutarla a tornare come prima possono fare un po’ di ginnastica, utilizzare una pancera e dei cosmetici idratanti ed elasticizzanti. Subito dopo il parto, contando il peso del bambino, della placenta e del liquido amniotico, si perdono improvvisamente almeno 6 chili, e con il passare del tempo la perdita di peso continua, stabilizzandosi dopo 10 settimane.
Molte donne fanno diverse domande anche sull’attività sessuale. La verità è che dopo il parto riprendere questo tipo di attività non è sempre facile, sia per gli aspetti fisici che per quelli psicologici. È consigliabile attendere le sei settimane dopo il parto, effettuare una visita ginecologica per accertarsi che l’utero sia ritornato alle sue dimensioni originarie e poi si può riprendere l’attività sessuale senza problemi.
Ovviamente ogni donna può decidere se se la sente oppure no, in quanto sta attraversando un periodo della sua vita molto delicato in cui entrano in gioco anche i fattori psicologici.
Anche l’attività fisica, dopo un mese dal parto, può essere tranquillamente ripresa, anche se in modo controllato e moderato, iniziando magari da qualche camminata, magari portando con sé anche il bimbo nella carrozzina.
In caso di taglio cesareo la situazione è più delicata, soprattutto nei primi giorni, ma poi i dolori diminuiscono e la mamma può riprendere le sue attività quotidiane senza problemi.
Nel caso di episiotomia, le donne si riprendono nel giro di una settimana, durante il quale devono effettuare lavaggi con saponi diluiti ed asciugarsi bene, oltre a cambiare spesso l’assorbene, per mantenere sepre ben asciutta la ferita. È consigliabile, come sottolinea la dottoressa Sarli, evitare di passare troppo tempo in piedi o sedute.
Ogni donna vive il periodo del post parto in modo diverso e personale, e dipende anche dal decorso della gravidanza e da come è andato il parto. Ci sono tanti fattori che influiscono, ma è importante che le neomamme trovino il tempo per riposare. L’aiuto del marito o delle nonne è ben accetto per la prima settimana di assestamento, ma poi, come consiglia la ginecologa, è importante che riescano a tornare alle loro normali relazioni sociali, prendendosi cura di se stesse, lasciando il bambino a qualcuno senza sensi di colpa, e dedicando del tempo anche a se stesse.
Fonte:
nostrofiglio.it
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